
Con un decreto in fase di approvazione il governo Draghi sembra voler dare una spinta ai giovani sotto i 35 anni che vogliono acquistare la prima casa, senza necessità di versare un anticipo, con una garanzia statale. Questa nuova normativa, aumentando le risorse del fondo Consap (che già dal 2014 finanzia i mutui prima casa con garanzia statale al 50%) potrebbe avere un ruolo fondamentale per stimolare l’acquisto di abitazioni per la giovane generazione (under 35 anni) la cui maggioranza, non avendo un contratto di lavoro a tempo indeterminato, è stata fortemente penalizzata dall’emergenza sanitaria ed ha visto peggiorare la propria stabilità economica ed aumentare la difficoltà a stipulare un mutuo.

Il problema principale che spesso devono affrontare gli “under 35” che vogliono acquistare casa è di non poter contare su sufficienti risparmi che consentano di abbassare al di sotto dell’80% la quota di immobile da finanziare con un mutuo, riducendo sensibilmente la loro possibilità di ottenere l’accesso al credito. Poche banche offrono mutui oltre l’80%, facendo peraltro stipulare costose coperture assicurative che vanno a gravare ulteriormente sul costo del finanziamento e tutto ciò sta portando – comprensibilmente – molti giovani a rinunciare all’acquisto della propria casa in favore dell’affitto, provocando la fine di un sogno a cui ogni giovane potrebbe aspirare!
Se nei decreti attuativi di questa nuova norma il governo avrà coraggio e lungimiranza, la garanzia statale pro-mutuo, viaggiando in parallelo con gli attuali tassi di interesse molto bassi, stimolerà i giovani – e mi piace pensare anche alle giovani coppie ed alle famiglie del futuro – consentendogli una valida alternativa alla locazione grazie a delle rate di mutuo simili ad un canone di affitto ed anticipando solo le spese collegate all’acquisto.
