
“Prendi tempo per raccogliere il passato: sarai in grado di imparare dalla tua esperienza e investirla nel futuro” diceva l’economista Jim Rohn; cominciamo allora ad immaginare il futuro facendo tesoro del passato, guardando ed analizzando i dati del mercato immobiliare per proiettarli nella concretezza della realtà presente e futura.
Il mercato degli immobili ad uso residenziale (parlerò solo di quello visto che Pianeta Casa Immobiliare ha scelto negli anni di trattare solo questo segmento e di farlo in maniera professionale) proviene da un decennio di grande contrazione sia in termini di quantità di compravendite che dei prezzi.
Il biennio 2018/2019 è stato quello dell’assestamento e della potenziale svolta, come si evince chiaramente dai dati ufficiali dell’ISTAT che hanno registrato nel nostro territorio nazionale: a) una crescita dei volumi delle compravendite che, dopo una costante ed importante discesa dal 2009 in poi, sono arrivate l’anno scorso a toccare quota 670.000; nonché b) un segnale di stabilizzazione dei prezzi degli immobili (addirittura un leggero rialzo per quelli delle abitazioni di nuova costruzione). Da sottolineare infine che il dato nazionale è la sintesi di realtà molto differenti, tra le quali spicca il ruolo di traino avuto dal Nord Est i cui dati vedono una crescita superiore ad altre zone.
I primi mesi del 2020 facevano immaginare una continuità con i recenti andamenti positivi; ce lo dicevano gli esperti di tutta Europa e – nel nostro piccolo – respiravamo anche nell’aria della nostra quotidianità uno spirito differente nei nostri clienti, sicuramente più ottimisti e fiduciosi rispetto al passato.
Risulta oggi evidente che l’emergenza sanitaria in corso ha azzerato temporaneamente le compravendite e gli affitti. Le scelte delle famiglie stanno subendo un rallentamento forzoso… ma sono convinto che – anche grazie alla tecnologia che sta mantenendo vivo il desiderio di casa in questi giorni di quarantena – il mercato immobiliare, da sempre caratterizzato da un orizzonte di investimento a lungo termine, non potrà che riprendere: se ieri stavo pensando di cambiare casa (perché la mia è diventata piccola… o grande… o non mi va più bene per qualsiasi ragione) per quale motivo non dovrò riprendere appena potrò di nuovo farlo?
Tutto ciò è confermato anche dall’Osservatorio Immobiliare di Nomisma che fornisce un quadro completo ed efficace del panorama italiano (supportato da dettagliati studi e ricco di banche dati ben settorializzate), secondo cui le intenzioni di acquisto degli italiani, entro i 12 mesi, erano tali da poter addirittura quadruplicare le dimensioni del mercato; tutto questo in un quadro favorevole di prezzi molto più contenuti rispetto agli anni del boom immobiliare e di un accesso al credito bancario supportato da tassi dei mutui ai minimi storici (tassi dei mutui variabili prossimi allo zero, tassi dei mutui fissi crollati già ai primi di marzo).
Quale dunque lo scenario che ci aspetta e di fronte a quale realtà ci troveremo? Previsioni precise nessuno può darcele, ma in questi giorni di quarantena e di “lavoro agile” (da casa davanti al pc!) vi assicuro che è molto evidente – anche dalle richieste email che ci stanno pervenendo – un grande aumento dell’uso delle piattaforme web per la ricerca di case: bellissimo e tangibile segnale che abbiamo tutti voglia di guardare al futuro!
Certo, diverse cose cambieranno… la stessa impennata dello smartworking a cui ci ha costretto questa quarantena influenzerà anche le nostre abitudini lavorative ed il nostro modello abitativo: stiamo scoprendo che gli “incontri da remoto” possono farci risparmiare tempo e costi di spostamento (e inquinamento) e questa “clausura forzata” potrebbe averci fatto desiderare maggiormente – per esempio – la presenza di uno spazio interno maggiore o di spazi esterni più fruibili. Questi momenti ci saranno utili anche per ripensare ad investimenti sulla qualità della vita, nella quale per molti di noi potrebbe essere più utile una sala più ampia o una camera in più piuttosto che l’ultimo modello di suv!
In tema di investimenti una realtà molto vivace nel recente mercato immobiliare è rappresentata dalle abitazioni destinate alle locazioni brevi e/o turistiche. Queste hanno delle spese di gestione piuttosto contenute – a differenza delle strutture alberghiere e simili – il cui danno causato da questo periodo è dato da qualche spesa fissa e dal mancato reddito da locazione (1-2 mesi); quando la situazione tornerà alla normalità la gente tornerà a muoversi ed a viaggiare creando un aumento delle richieste (pensiamo ad esempio che sicuramente quest’estate quasi tutti gli italiani che faranno vacanza rimarranno in Italia…) il che potrebbe creare addirittura un aumento dei prezzi delle stanze… e se ciò non dovesse accadere questi immobili potrebbero tornare alle locazioni più tradizionali, offrendo magari una minor rendita ma mantenendo l’investimento fatto sempre interessante.
In questo futuro noi saremo con voi! Il passato ci dimostra che il mercato immobiliare residenziale è il bene rifugio più sicuro e meno volatile e – inevitabilmente – si dimostrerà anche questa volta il mercato più resiliente e pronto a dare soddisfazioni sia a chi cerca la casa principale, sia a chi la sceglie come investimento! Non vediamo l’ora di riprendere il nostro bel lavoro e di tornare a dare i nostri consigli a chi vuole vendere casa (offrendo consulenza anche su eventuali nuove valutazioni di prezzo che forse si dovranno fare in taluni casi) ed a chi vuole acquistare casa grazie all’ampia rosa di immobili che vi proporremo in esclusiva!