La guerra tra Russia e Ucraina sta creando un clima d’incertezza in tutta Europa, i mercati finanziari sono particolarmente instabili e la paura che il conflitto possa allargarsi ad altri paesi mette tutti in uno stato di ansia e timore per il futuro.
Le persone si chiedono cosa fare dei propri risparmi, nessuno delle nuove generazioni si era mai trovato in una situazione simile e l’incertezza è tanta.
Armiamoci (ops… termine inquietante in questo periodo) di calma e sangue freddo e cerchiamo di rivedere i fondamentali principi economici: durante i periodi di crisi è preferibile investire nei beni rifugio, il principale rimane il caro e vecchio mattone, il cui valore reale viene mantenuto anche in un periodo di particolare turbolenza. L’investimento in beni rifugio risponde ad una esigenza di protezione e non per forza solo di speculazione, la casa ad esempio è un bene che può mantenere il proprio valore nel tempo anche in un periodo di inflazione e incertezza. La casa di proprietà inoltre in periodi di difficoltà rappresenta una soluzione efficace a soddisfare un’esigenza primaria come quella di avere un posto dove stare anche se vengono a diminuire le entrate finanziarie per mancanza o diminuzione del lavoro.
Vivere il presente nelle nostre case… con un pò di attenzione in più
In questo quadro sforziamoci di vivere al meglio il quotidiano, rimanendo positivi verso il futuro. Il gas alle stelle e gli aumenti in bolletta si fanno sentire nelle tasche e la situazione dei prossimi mesi non è rosea. Tuttavia possiamo cercare di cogliere questo momento per migliorare nella vita di tutti i giorni alcune abitudini sbagliate perché i metodi per risparmiare energia elettrica e gas (e abbassare la bolletta) ci sono: diventa importante anche seguire alcuni consigli per tagliare i consumi tutti i giorni tra le mura domestiche, dall’utilizzo corretto degli elettrodomestici alla sostituzione delle vecchie lampadine, fino al contenimento delle temperature del riscaldamento. Ecco un intelligente articolo che ci da alcuni suggerimenti pratici su dove iniziare a risparmiare in casa: https://www.altroconsumo.it/casa-energia/elettricita-e-gas/consigli/risparmio-bolletta-luce-gas
I costi sono in salita e, di conseguenza, anche l’inflazione lo è. E i dati delle ultime ore lasciano davvero a bocca aperta (e a tasche vuote) la maggior parte degli italiani: secondo l’ultima rilevazione Istat è di un 8,4% l’aumento di inflazione ad agosto, dato pericolosamente vicino ai livelli raggiunti nel 1985, oramai ben 37 anni fa, quando si toccò l’8,8%. E il carovita ha conseguenze non solo sull’aumento dei prezzi, ma anche sui tassi in salita dei mutui. Vediamo cosa deve aspettarsi chi ha intenzione di acquistare una casa.
L’effetto dell’inflazione sui mutui:
per un finanziamento a 20-30 anni a tasso fisso che superi il 70% del valore della casa è difficile stare sotto il 3%, mentre rimane sotto l’1,5% il costo dei finanziamenti variabili:
- per un finanziamento a 20 anni, a tasso fisso si pagano in media 1.110 euro al mese contro i 965 del variabile;
- a 30 anni i tassi fissi costano 843 euro, quelli indicizzati 690.
L’aumento del costo dei mutui variabili è certo: a questo si aggiunge lo spread e, a fronte di un’inflazione in crescita, gli istituti bancari è verosimile impongano maggiorazioni più alte.
Inflazione e mutui: cosa succede all’immobiliare?
La conseguenza potrebbe essere quella di assistere ad una sensibile riduzione degli acquisti di seconde case da mettere a reddito. Del resto oggi la cedolare secca non può recuperare nel tempo l’aumento del costo della vita, può aggiornare ogni anno il canone ma il guadagno reale viene parzialmente eroso dalle tasse. Considerando che nei prossimi mesi, con l’aumentare del costo della vita, potrebbero crescere i casi di morosità, la locazione non è un rischio che tutti i proprietari vogliono correre: le case saranno nei prossimi anni acquistate sempre più come bene rifugio.
Affidati a chi prende a cuore i tuoi progetti
Secondo i dati Nomisma il primo trimestre 2022 ha registrato un numero di transazioni immobiliari superiore ai livelli pre-pandemici e a quelli rilevati nel 2021.
Quindi nonostante le tensioni geopolitiche, l’inflazione, l’aumento dei tassi, l’instabilità politica (che comunque sembra destinata ad essere superata tra meno di un mese con le elezioni e la probabile presenza di un Governo stabile) rendono particolarmente difficile fare previsioni, per i prossimi mesi anche se il real estate dovesse registrare una contrazione, siamo molto fiduciosi che – soprattutto in un contesto come quello attuale – la consulenza a valore aggiunto offerta da Pianeta Casa Immobiliare possa fare la differenza per chi vorrà vendere o comprare casa con noi!