
La prima Newsletter dell’anno è dedicata alle importanti novità per il settore immobiliare relativamente agli aspetti tributari ed ai Bonus Fiscali. Ad agevolazioni già in vigore (alcune rivisitate), si aggiungono proroghe previste dalla Legge di Bilancio 2023 e da altri provvedimenti emanati nel 2022. Scopriamo – tra altre novità – il restyling del Superbonus, il nuovo bonus acquisto case green, le agevolazioni sui mutui e il bonus mobili con tetto di spesa a 8.000 euro.
Vi elenchiamo in modo chiaro e dettagliato quali sono i “bonus casa” attivi nel 2023 dando informazioni utili per il loro utilizzo; poniamo l’attenzione sulle novità introdotte quest’anno spiegando cosa cambia rispetto al 2022; tutto ciò potrebbe essere utile:
- a chi vuole acquistare casa,
- a chi vuole vendere casa
- a chi vuole migliorare la propria casa
Sperando di darvi degli spunti utili per i vostri futuri progetti immobiliari e di offrirvi informazioni sulle molteplici occasioni di risparmio da poter cogliere, vi auguriamo una buona lettura!!!
1) Bonus casa 2023: le novità
→ SUPERBONUS, COME CAMBIA NEL 2023: ULTIME NOTIZIE, PROROGA E NOVITA’
Il superbonus ci farà compagnia anche nel 2023. Con le novità introdotte dal governo Meloni, con il decreto aiuti Quater prima e la legge di bilancio dopo, ci sarà la proroga per le unifamiliari, anche se con una detrazione più modesta al 90%. Ma per le villette a schiera e i condomini che abbiano rispettato determinate scadenze ci sarà la possibilità di usufruire ancora dell’ecobonus al 110%. Vediamo come cambia il superbonus nel 2023, anche per quanto riguarda lo spinoso capitolo della cessione del credito.
Il superbonus 2023 per i condomini
Dal 2023 per i condomini e gli edifici da due a quattro unità immobiliari il superbonus scende al 90%. Ci sono però delle eccezioni previste dalla legge di bilancio 2023, che ha cambiato in parte le scadenze previste dal decreto aiuti quater.
I condomini potranno usufruire del superbonus con la detrazione al 110% anche nel 2023 se:
- l’assemblea condominale abbia deliberato i lavori entro il 18 novembre 2022 e la Cilas sia stata presentata entro il 31 dicembre 2022;
- l’assemblea condominale abbia deliberato i lavori tra il 19 e il 24 novembre 2022 e la Cilas (o la richiesta del titolo abilitativo) sia stata presentata entro il 25 novembre 2022.
- la richiesta del titolo abilitativo per gli interventi di demolizione e ricostruzione sia stata presentata entro il 31 dicembre 2022.
Gli edifici da 2 a 4 unità immobiliari potranno continuare a usufruire della detrazione del 110% nel 2023 nel caso in cui:
- la CILAS sia stata presentata entro il 25 novembre 2022;
- il titolo abilitativo, relativo ad un intervento di demolizione e ricostruzione, sia stato richiesto entro il 31 dicembre 2022.
Il superbonus nel 2023 per le unifamiliari
Per le unifamiliari arriva la proroga al 2023. Ma attenzione la detrazione del superbonus anche in questo caso scenderà al 90% e sarà possibile solo in caso di interventi effettuati su abitazioni principali e quando il reddito non superi i 15mila euro. Inoltre la soglia del reddito non viene calcolata più con l’ISEE, ma con il nuovo quoziente familiare. Il contribuente inoltre deve essere titolare di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi).
Quali sono le ultime novità sul superbonus 110?
Le ultime novità sul superbonus 110 riguardano, oltre alla proroga, importanti novità sulla cessione del credito. Il numero massimo di cessioni da parte di soggetti qualificati passerà da quattro a cinque. La prima sarà libera, poi saranno possibili tre cessioni verso le banche e poi avverrà la cessione da banca a correntista titolare di partita IVA. Inoltre è stata introdotta la possibilità di diluire la cessione del credito in 10 anni.
Come cambierà il superbonus nel 2023 e quando finirà?
Nel 2023 il superbonus 110 scenderà a una detrazione del 90% per condomini e case unifamiliari. A parte quindi le eccezioni riportate sopra per gli altri immobili il superbonus non avrà più la detrazione massima del 110%, ma una più ridotta al 90%. Un’aliquota uguale quindi a quella del bonus facciate, a cui abbiamo dovuto dire addio nel 2022. Non ci sarà una scadenza unica: se per i condomini si dirà addio al superbonus nel 2025, con detrazioni decrescenti al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025, per le unifamiliari la detrazione al 90% finirà il 31/12/2023.
→ IMU 2023, COSA CAMBIA CON LA LEGGE DI BILANCIO
La prima novità della legge di bilancio che riguarda l’Imu 2023 è l’esenzione per le case occupate. L’esenzione vale per gli immobili non utilizzabili, né disponibili per la cui occupazione abusiva sia stata presentata un regolare denuncia all’autorità giudiziaria. Ê necessario trasmettere al Comune interessato una comunicazione che attesti il possesso dei requisiti per avere diritto all’esenzione secondo le modalità che saranno stabilite da un decreto del Ministro dell’Economia e delle finanze. L’esenzione è limitata al periodo dell’anno in cui sussistono le condizioni previste.
Novità anche per le aliquote IMU nel 2023. La normativa prevede che entro il 28 ottobre dell’anno corrente, il Dipartimento delle Finanze del MEF dovrà pubblicare le nuove aliquote, in caso contrario verranno utilizzate quelle dell’anno precedente. Tuttavia con l’ultima manovra le cose cambiano: in caso di mancata pubblicazione delle nuove aliquote, verranno utilizzate quelle di base, e non più quelle dell’anno precedente.
→ COME PASSARE DA UN MUTUO A TASSO VARIABILE AD UNO A TASSO FISSO CON LA NUOVA LEGGE DI BILANCIO 2023
Visto l’importante aumento dei tassi di interesse sui mutui avvenuto negli ultimi mesi, la legge di Bilancio 2023 prevede una procedura semplificata per il passaggio da un mutuo a tasso variabile ad uno a tasso fisso, relativamente più conveniente oggi come oggi. Alle possibilità di rinegoziazione, surroga e sostituzione si aggiunge quindi la possibilità di rinegoziare il mutuo con la propria banca cambiando tasso senza costi aggiuntivi, purchè si rispettino alcune condizioni:
- mutuo inferiore a 200 mila euro
- isee del mutuatario non superiore a 35 mila euro
- mutuatario mai in ritardo con i pagamenti
Considerato che la rinegoziazione del mutuo è una pratica già prevista, e già gratuita da tempo, in teoria la legge di Bilancio 2023 non introduce alcuna importante novità in questo senso; tuttavia, il fatto che vengano introdotti degli specifici requisiti nella nuova legge di Bilancio fa pensare che, qualora questi vengano rispettati, le richieste non potranno essere respinte dalle banche, come talvolta accade.
→ MUTUI PER I GIOVANI UNDER 36 PROROGATI AL 2023: LE NOVITA’
Il bonus casa giovani under 36 è stato prorogato a tutto il 2023 dalla Legge di Bilancio. Invariati i requisiti di età e Isee.
Fondo di garanzia mutuo under 36, la proroga: il fondo di garanzia dei mutui prima casa per gli under 36 è stato prorogato a tutto il 2023. La misura è pensata per favorire l’acquisto della prima casa per i giovani sotto i 36 anni. Al momento l’accesso al credito agevolato è concesso per le case acquistate fino al 31 dicembre 2023. I requisiti di accesso al fondo di garanzia per i mutui destinati ai giovani under 36 sono età inferiore a 36 anni e isee inferiore a 40 mila euro. La copertura garantita dallo Stato è dell’80 per cento della quota capitale del mutuo acceso per l’acquisto della prima casa, che deve non appartenere a categorie catastali di lusso. Resta la possibilità di chiedere il mutuo al 100 per cento.
Mutui under 36, i tassi di interesse: i mutui per i giovani under 36 avevano subito uno stop a causa dell’andamento dei tassi di interesse che hanno reso poco conveniente per le banche erogare questo tipo di mutui calmierati. Con la legge di Bilancio, l’accesso alla garanzia Consap è concesso anche nel caso in cui il Tasso Effettivo Globale superi il Tasso Effettivo Globale Medio pubblicato da Mef.
→ BONUS CASE GREEN 2023, COS’E’ E COME FUNZIONA
Il bonus case green, sostanzialmente, è un incentivo all’acquisto di abitazioni in classe energetica A e B, da una impresa o da un fondo immobiliare, che consiste nella riduzione dell’Iva al 50% sulle operazioni di acquisto di prime abitazioni. In altre parole, si tratta di una detrazione a fini Irpef dall’imposta lorda, quale che sia il suo importo (4, 10 o 22 per cento), per gli acquisti fino al 31 dicembre 2023 di abitazioni in classe energetica A o B. Per detrarre il 50 per cento dell’iva sull’acquisto di case green si dovrà portare in detrazione l’importo dall’Irpef nell’arco di dieci annualità, a partire dall’anno di acquisto e per i successivi nove anni. Per determinare la classe energetica si valutano elementi con quali materiali è costruita la casa: infissi, impianti di riscaldamento, come viene generata l’acqua calda, la presenza di pannelli solari o l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile ecc.
→ BONUS MOBILI 2023, LE NOVITA’ DELLA MANOVRA DI MELONI
Cambia ancora il bonus mobili nel 2023. La detrazione del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici (come forni o cucine) legata ai lavori di ristrutturazione (non è possibile senza) è stata prorogata per il 2023 e 2024 con un innalzamento del tetto di spesa a 8000 euro.
Come funziona il bonus mobili 2023? E’ prorogato il bonus mobili anche per il 2023 e 2024 con un tetto di spesa non più di 5.000 euro, come inizialmente previsto, ma di 8.000 euro. La detrazione del 50% delle spese effettuate per l’acquisto di mobili o grandi elettrodomestici (come cucine o frigoriferi) sarà quindi di un importo massimo di 4.000 euro e sarà fruibile nella dichiarazione dei redditi in 10 rate annuali.
Inoltre il bonus mobili 2023 spetta solo in caso di acquisti legati a un immobile oggetto di lavori di ristrutturazione. L’acquisto può anche avvenire prima del pagamento delle spese per la ristrutturazione dell’immobile, a patto però, che i lavori siano già stati avviati.
Quando si ha diritto al bonus mobili 2022? Si ha diritto al bonus mobili 2022 per l’acquisto di mobili ed arredi e grandi elettrodomestici (non inferiore alla classe A per i forni; classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie; classe F per i frigoriferi e i congelatori) e per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.
→ BONUS BARRIERE ARCHITETTONICHE
Il bonus barriere architettoniche era stato inserito nella passata legge di Bilancio e la manovra 2023 lo conferma fino al 31 dicembre 2025.
Requisiti del bonus barriere architettoniche: per accedere al bonus barriere architettoniche, i lavori per l’abbattimento di ostacoli alla mobilità devono essere in linea con i requisiti previsti dal decreto ministeriale 14 giugno 1989, n. 236, che regola dal punto di vista tecnico i criteri di accessibilità, adattabilità e visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata. Può essere richiesta la detrazione del 75% prevista dal bonus barriere architettoniche anche per gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere architettoniche o per la sostituzione di questi.
Quali lavori rientrano nel bonus 75%?
I lavori per i quali è possibile beneficiare della detrazione al 75% prevista dal bonus barriere architettoniche sono: installazione ascensori e montacarichi; installazione montascale; realizzazione di un elevatore esterno; costruzione rampe;interventi atti a favorire la mobilità interna attraverso l’utilizzo della comunicazione, della robotica e di ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata; ristrutturazione viali d’accesso per ipovedenti; sistemazione posti auto con la creazione di aree di parcheggio riservate ai disabili; interventi di adeguamento di servizi igienici e lavori di sistemazione di impianti elettrici e citofoni e domotici, per consentire a tutti piena accessibilità, manovrabilità e utilizzo degli apparecchi.
Come ottenere bonus barriere architettoniche? Si accede alla detrazione del 75% del bonus barriere architettoniche 2023 per le spese documentate sostenute fino al 31 dicembre 2025, l’agevolazione va ripartita tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo. La detrazione deve essere calcolata su un importo complessivo che varia a seconda che il fabbricato sia indipendente o condominiale
La detrazione del 75% spetta anche per gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere architettoniche nonché, in caso di sostituzione dell’impianto, per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito. In alternativa alla detrazione, è possibile optare: per la cessione ad altri soggetti del credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante; per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi agevolati (cosiddetto sconto in fattura).
2) Bonus casa 2023 confermati e già in vigore
Una volta passati in rassegna le novità per il 2023, andiamo a vedere quali sono le agevolazioni edilizie e in generale i Bonus legati alla casa che erano già operative gli scorsi anni e non sono state abrogate.
1) ECOBONUS CASA: confermato fino al 2024, l’incentivo che copre le spese per l’efficientamento energetico degli edifici. Nello specifico, l’Ecobonus prevede una detrazione dal 50% al 65% per gli interventi di efficientamento energetico che non rientrano nel Superbonus. All’interno dell’agevolazione sono ricompresi una moltitudine di interventi, quali ad esempio l’istallazione di nuove serrande o zanzariere. Previste detrazioni anche per la posa di infissi e per l’acquisto di caldaie.
2) SISMABONUS: in vigore fino al 2024 anche il cosiddetto Sismabonus, la detrazione a fronte della messa in sicurezza degli edifici. Prevede un’agevolazione con aliquote variabili a seconda della zona sismica in cui è collocato un edificio e della tipologia d’immobile. Confermate fino al 31 dicembre 2024 anche le detrazioni del 75 e 85% per lavori antisismici sulle parti comuni di edifici condominiali.
3) BONUS RISTRUTTURAZIONI: è stato rinnovato fino al 2024. Questo bonus permette di usufruire di una detrazione pari al 50% sulle spese sostenute per la manutenzione ordinaria e straordinaria con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
4) BONUS VERDE: resta confermato fino al 31/12/2024. Si tratta di una detrazione del 36% per le spese sostenute per le sistemazioni a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni e per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
5) BONUS ACQUA POTABILE: operativo nel 2023 anche il bonus acqua potabile. Tale agevolazione consiste in un credito di imposta pari al 50% della spesa per l’acquisto e l’installazione di sistemi filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento o addizione di anidride carbonica fino a 500 euro.
6) BONUS IDRICO: tra i Bonus Casa 2023 confermato anche il bonus idrico, chiamato anche bonus doccia e rubinetti. Si tratta di un contributo che prevede fino a 1.000 euro di rimborso (senza limiti di ISEE) sulla spesa sostenuta per interventi di sostituzione dei vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto. Il termine entro cui devono essere sostenute le spese è stato prorogato al 2023 dalla Legge di Bilancio 2022.
3) Bonus casa scaduti nel 2022
I Bonus Casa in vigore nel 2023, come abbiamo visto, sono molti. Tuttavia, alcune agevolazioni arrivate a naturale scadenza non hanno trovato una proroga e sono di fatto scaduti a fine 2022. Si tratta del bonus facciate, del bonus restauro e, ovviamente del Superbonus 110 “pieno” seppure con le eccezioni già precisate.