La parte migliore dell’acquistare casa è visitarla, immaginare come sarà una volta personalizzata, scegliere gli arredi, invitare parenti e amici….insomma realizzare i propri sogni.
Passando poi dai sogni alla realtà si dovranno preventivare le spese che saranno collegate all’acquisto. La prima casa è sicuramente un passo importante e permette, OGGI PIU’ CHE MAI, di ottenere alcune importanti agevolazioni fiscali, sostegni ed aiuti: per usufruirne, però, bisogna soddisfare alcuni requisiti, che vedremo in seguito.
L’acquisto della casa di abitazione, la cosiddetta “prima casa”, è una scelta fondamentale nella vita di ciascuno di noi e nella costruzione del patrimonio familiare e/o personale. E’ incentivata e favorita dalla nostra Costituzione in quanto porta effetti economici e sociali, e per questo è agevolata dallo Stato attraverso una riduzione del prelievo fiscale. Grazie ai tassi d’interesse ai minimi storici dei mutui (anche se dovessero subire qualche aumento rimarranno sicuramente ben lontani dai tassi del passato, anche recente!) e alle varie agevolazioni rivolte ai giovani (come il bonus previsto per acquisto di casa di chi ha meno di 36 anni ed un calcolo ISEE inferiore a 40.000 euro che sarà esente da qualsiasi imposta), questo è un periodo storico molto favorevole all’acquisto di casa…
Ecco un piccolo vademecum da tener presente se si sta comprando la prima casa…meglio essere preparati e conoscere la normativa fiscale per evitare spiacevoli sorprese!
- IMPOSTE DI ACQUISTO PRIMA CASA
Le spese per l’acquisto di una prima casa sono costituite da differenti voci, che dipendono da due cose: se il venditore dell’immobile è un privato o se il venditore dell’immobile è un’impresa.
quando il venditore è un privato
IVA esente
imposta di registro del 2% sul valore catastale* e non sul prezzo pattuito
imposta ipotecaria fissa di 50 euro
imposta catastale fissa di 50 euro
*Il valore catastale si calcola moltiplicando la rendita catastale per 115,5.
quando si acquista da impresa costruttrice (o di ristrutturazione) entro 5 anni dall’ultimazione dei lavori
IVA del 4% sul prezzo della compravendita pattuito
imposta di registro fissa di 200 euro
imposta ipotecaria fissa di 200 euro
imposta catastale fissa di 200 euro
quando si acquista da impresa costruttrice (o di ristrutturazione) oltre 5 anni dall’ultimazione dei lavori, che opta per l’assoggettamento dell’operazione ad IVA
IVA del 4% sul prezzo della compravendita pattuito
imposta di registro fissa di 200 euro
imposta ipotecaria fissa di 200 euro
imposta catastale fissa di 200 euro
quando si acquista da impresa non costruttrice oppure si acquista da impresa costruttrice (o di ristrutturazione) oltre 5 anni dall’ultimazione dei lavori, che non opta per l’assoggettamento dell’operazione ad IVA
IVA esente
imposta di registro del 2% sul valore catastale
imposta ipotecaria fissa di 50 euro
imposta catastale fissa di 50 euro
- SPESE NOTARILI
Al momento del rogito notarile si paga la parcella del Notaio. Questa può variare in base ai tariffari o alle tabelle professionali ed è comprensiva dell’imposta di bollo, i diritti di trascrizione presso la conservatoria, i diritti di voltura e visura e la tassa di archivio notarile. Comprese ci sono anche le visure ipotecarie, catastali, camerali, certificati, tutti i diritti e onorari di scritturazione, l’impiego per le copie dell’atto e l’onorario del Notaio stesso.
A Padova per una compravendita da circa 150.000,00 euro l’onorario del Notaio va dai 1.600,00 ai 2.000,00 euro.
- MUTUO E COSTI BANCARI
Se si richiede un mutuo per l’acquisto della casa si devono tenere presente i costi bancari per la perizia e per l’istruttoria che sono variabili a seconda dell’Istituto Bancario scelto e l’imposta sostitutiva pari allo 0,25% dell’importo del mutuo.
In caso di acquisto con il mutuo il Notaio dovrà stipulare un ulteriore atto, quindi un’ulteriore voce di spesa verrà aggiunta e varia a seconda dell’importo del mutuo: a Padova in media per un atto di mutuo il Notaio richiede circa 1.500,00 euro.
- QUALI SONO REQUISITI PER FRUIRE DELLE AGEVOLAZIONI
Come accennato all’inizio, per poter usufruire di tutte le agevolazioni che la legge mette a disposizione di coloro che acquistano la “prima casa”, è assolutamente necessario soddisfare i seguenti requisiti:
- non si deve essere proprietari, nello stesso Comune ove si sta acquistando, di un altro immobile idoneo ad essere adibito ad abitazione, neppure in comunione con il coniuge;
- non si deve essere titolari di diritti di uso, usufrutto, abitazione su altro immobile nel medesimo Comune;
- non si deve essere titolari (neanche per una quota), di un altro immobile su tutto il territorio nazionale, per il quale si abbiano già fruite le agevolazioni ;
- l’immobile oggetto di compravendita si deve trovare nel Comune in cui l’acquirente ha stabilito o stabilirà la propria residenza entro 18 mesi dall’acquisto, o nel quale svolge la propria attività;
- l’immobile acquistato non deve ricadere nelle categorie di immobili considerate “di lusso”.
5. AGEVOLAZIONI PRIMA CASA PER CHI GIA’ NE POSSIEDE UN’ALTRA
- Importante sapere che dal 2016 i benefici Prima Casa può averli anche chi è già proprietario di un altro immobile acquistato con gli stessi benefici, a condizione che la casa già posseduta sia venduta entro un anno dal nuovo acquisto.
- Chi vende l’abitazione acquistata a suo tempo con le agevolazioni Prima Casa ed entro un anno ne compra un’altra ha diritto ad un credito d’imposta pari all’imposta di registro (o IVA) pagata al primo acquisto (esempio: se aveva pagato 3000 euro al primo acquisto e dovrebbe pagare 3500 euro nel nuovo acquisto, pagherà solo la differenza di 500 euro). L’Agenzia delle Entrate ha precisato che il credito d’imposta spetta anche quando si acquista la nuova abitazione prima di aver venduto la “vecchia”.