Gli esperti del settore avevano previsto che il 2021 sarebbe stato un anno di fermento e di ripresa del mercato immobiliare; ora finalmente a dar loro credito ci sono i dati Istat che confermano un aumento importante delle compravendite su tutto il territorio nazionale.
Nel I trimestre 2021 le compravendite in Italia sono state 214.804 ovvero il 6,1% in più rispetto all’ultimo trimestre 2020 e il 36,7% in più rispetto al I trimestre dell’anno precedente; nel secondo trimestre 2021 sono state 263.651 le compravendite, ovvero il 5,1% in più rispetto ai primi tre mesi dello stesso anno e il 76% in più su base annua.
La crescita esponenziale dei numeri è sicuramente dovuta soprattutto al fatto che tra il primo e il secondo semestre 2020, a causa del lockdown, era crollato il numero delle compravendite. Tuttavia è indubbio che i dati Istat sono molto più che positivi e rasserenanti, registrando una ripresa che va ben oltre al superamento della stasi dovuta alla pandemia.
Un altro dato certamente positivo è che il trend di crescita ha riguardato tutta l’Italia e non solo alcune zone. Nello specifico, per quanto concerne le compravendite degli immobili ad uso residenziale c’è stato un aumento del +94.1% sulle Isole, +87.8% al Sud, +72% al Centro, +78,2% al Nord-Ovest e infine +60.9% al Nord-Est.
È innegabile che l’aumento sia andato di pari passo con l’economia generale, facendone addirittura da traino, e che quindi anche questo abbia aiutato la ripresa a dir poco frizzante.
Insomma non è poi tutto nero come certe volte ci fanno pensare!
La stabilità dei prezzi di mercato offre un aspetto molto incoraggiante ed a riguardo è interessante il dato che proviene da uno dei maggiori portali immobiliari: Idealista.it. Nel 2021 ha registrato un +122% nella domanda di immobili, arrivando a toccare livelli mai raggiunti prima e più che raddoppiata rispetto al periodo pre-pandemia. Vincenzo De Tommaso (responsabile dell’ufficio studi di Idealista) ha così commentato il dato: “L’andamento dei prezzi è condizionato dalla pandemia, dall’instabilità economica e dal cambiamento degli stili di vita che hanno portato molti acquirenti a riparametrare i criteri di ricerca della propria casa, all’insegna della convenienza e di spazi più ampi. Dopo 12 mesi di grande fermento, prevediamo un consolidamento della ripresa nel 2022 con riflesso anche sui prezzi di richiesta che dovrebbero tornare in terreno positivo”.
Dopo il fermento del 2021, la nostra prospettiva per questo 2022 è sicuramente di un consolidamento della ripresa, dovuto anche al fatto che:
– la pandemia ha confermato quanto per gli italiani il mattone rimanga il rifugio “principe”
– l’ accesso al credito tramite i mutui si è reso più accessibile e con dei tassi d’interesse che rimangono ai minimi storici.
Dott.ssa Chiara Cazzato